Recensione Libri: " Pachinko. La moglie Coreana" di Min Jin Lee


TRAMA

Corea, anni Trenta. Quando Sunja sale sul battello che la porta in Giappone, il suo Paese, la Corea, è colpito a morte dall'occupazione giapponese. Tradita dall'uomo che l'ha fatta innamorare e da cui aspetta un figlio, per non coprire di vergogna la locanda che dà da vivere a sua madre, Sunja lascia la sua casa, al seguito di un giovane pastore che si offre di sposarla. Ma anche il Giappone si rivelerà un tradimento: quello di un Paese dove non c'è posto per chi, come lei, viene dalla penisola occupata. Perché essere coreani nel Giappone del xx secolo è come giocare al gioco giapponese proibito, il pachinko: un azzardo, una battaglia contro forze più grandi che solo uno sfacciato, imprevedibile colpo di fortuna può ribaltare.


RECENSIONE

Ben ritrovati cari Kdreamers, oggi non parliamo di drama, bensì di libri e lo facciamo con una storia che merita di essere letta senza se e senza ma. Pochi libri hanno il potere di trascinarmi dento le pagine come è successo con questo. Soprattutto se si tratta di romanzi che raccontano di saghe famigliari. Tendono ad annoiarmi, ma non questo. No, questo proprio no.
Pachinko è un libro che nasce dalla fantasia di Min Jin Lee, autrice americana di origini coreane, ma pur essendo pura fiction, è uno spaccato su realtà che hanno interessato il Giappone e la Corea dei primi anni del Novecento.
La storia ha inizio in una Corea completamente assoggettata al dominio giapponese, precisamente a Yeongdo, dove Sunja gestisce una sorta di pensione insieme alla madre. L'incontro con Hansu, un uomo molto più grande, cambierà in modo radicale il corso della sua vita e la giovane si ritroverà presto a vivere una vita che non aveva previsto, accanto a Isak Baek, in un Paese che non le è amico: il Giappone.
Pachinko è una storia che si dipana tra le righe attraverso ricche vicende e personaggi quanto mai affascinanti che racconteranno le loro storie con voci appassionate e appassionanti descrivendo quasi mezzo secolo di storia senza farlo mai risultare pesante o noioso, il che non è impresa da tutti. Sunja, insieme alla famiglia di Isak, vive così una vita ai limiti, in più di un senso, costretta a venire a patti con una realtà ostile, compromettente, con un fil rouge rappresentato dal Pachinko, un gioco d'azzardo giapponese in voga dopo gli anni della Seconda guerra mondiale. 
Pachinko mi ha conquistata, in tutto e per tutto. Questa è una storia di donne resilienti che lottano e che hanno il coraggio di cambiare ogni giorno della loro vita, è una storia di donne in cerca di riscatto, è una storia di donne di conforto, è una storia di donne che si autodistruggono nei loro stessi pensieri e azioni e donne che, al contrario, si autodeterminano
Così, attraverso un viaggio che parte dall'Occupazione giapponese, staziona nella Seconda guerra mondiale e termina con la Guerra di Corea, leggiamo della voglia di trovare una propria identità, conquistata superando soprusi e ingiustizie.
Pachinko è un libro travolgente, dalle parole impetuose. L'autrice non lascia nulla al caso. La ricerca storica è precisa e puntuale e la sua scrittura è pungente, senza filtri. Arriva dritta al punto senza troppi fronzoli. 



Pachinko è stato finalista al National Book Award, nominato tra i dieci migliori libri del 2017. Apple ne ha acquisito i diritti per una serie TV che vedremo dal 25 Marzo. Tra i suoi interpreti spicca senza dubbio il nome di Lee Min Ho. Che dire? Non vediamo l'ora di vedere le pagine di questo libro meraviglioso trasposto sullo schermo. 
 
5 stelle piene per un'opera d'arte.





















 

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