Doljanchi, primo compleanno in Corea: viaggio tra tradizione e previsioni future.

 

Ben ritrovati miei carissimi kdreamland adorati! Le giornate nel blog e in pagina non sarebbero le stesse senza di voi che ci tenete compagnia in questa pazza avventura. 
Oggi ritorno su questi schermi per parlarvi di una tradizione che trovo divertente e carina, ma che affonda le proprie radici in eventi passati, divenendo oggi qualcosa di significativo: sto parlando di Doljanchi, ovvero la festa per il primo compleanno di ogni bambino coreano. 
Per arrivare a comprenderne l'importanza bisogna fare chiarezza sui secoli addietro, intorno al XIX secolo (1800 circa), quando il tasso di mortalità infantile era molto alto e la povertà dilagava in tutta la Corea. All'epoca, le risorse scarse portavano fame e malattie e conseguentemente alla non sopravvivenza di tutti i bambini oltre i cento giorni dalla nascita, una situazione che definirla atroce era poco e che si è protratta fino al 1950 circa. Con la modernizzazione coreana e lo sviluppo del Paese, le fonti di sostentamento erano prodotte in larga scala e i neonati sopravvivevano al primo anno di vita, da sempre un grande scoglio. La felicità era ineguagliabile così da trasformare il primo compleanno in una vera e propria tappa fondamentale con tanto di festeggiamenti in grande. 
Fonte immagine: Pinterest
Oggi la Corea è una delle nazioni più sviluppate al mondo, e il Doljanchi viene celebrato in grande stile pur rimanendo fedeli alla tradizione. In onore di questa prima festa, vengono affittate sale di hotel (spesso di lusso, come nel caso di Chen degli Exo) per poi essere addobbate a tema e con oggetti per un augurio di partenza e per una vita prospera dell'infante. In queste sale poi, il punto focale della stanza è il dolsang, ovvero il tavolo imbandito con oggetti e cibarie studiati nel dettaglio e con una precisa posizione, come rito beneaugurante. Al centro del dolsang vengono posti due tavolini più piccoli circolari (simili alle nostre alzatine per i dolci) che indicano una vita senza difficoltà. Su questi ultimi vengono posizionati diversi oggetti: frutta per la prosperità; le tortine di riso (tteok rossi per scacciare il male, gli osaek songpyeon di cinque colori diversi per augurare al bambino di poter far fronte a diversi tipi di persone nella sua vita, ed infine il baekseolgi di colore bianco per indicare l'inizio della vita); e ancora i datteri per la felicità; piccole funi di seta blu e rossa intrecciati per un matrimonio sereno; e una coppa dipinta di oro per la ricchezza. 
Fonte immagine: Google
La vera perla di questa festa però, è il Doljabi, un gioco con cui si prevede la fortuna e il futuro del bambino. Quest'ultimo viene posto davanti ad una serie di oggetti che possono richiamare diversi lavori come un microfono per diventare idol, una penna per diventare scrittore, una palla per diventare atleta, uno stetoscopio per perseguire la carriera di medico etc. L'oggetto che attirerà l'attenzione dell'infante, e sarà toccato potrebbe diventare la sua carriera. 
Da non dimenticare è anche il vestiario del festeggiato e dei genitori rigorosamente in hanbok.
In conclusione, è una delle tradizioni più importanti e radicate nella cultura coreana tanto da attraversare decenni. Ora non vi resta che conquistare uno dei beniamini coreani!
(Io nel frattempo apro un'agenzia per l'organizzazione).



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