Ormai penso abbiate capito che guardo molti K-drama, eppure tra questi ci sono alcuni che non sono mai riuscita a classificare. Una volta guardai My First First Love e mi pentì già all’inizio della seconda stagione: troppo lento, troppa brodaglia messa insieme, troppi momenti vuoti e che non avevano un senso e probabilmente un finale anche fin troppo affrettato. L’ho odiato? Non saprei dirvelo, ma non rientra nei drama che mi sono piaciuti, né lo consiglierei mai.
Oggi però, non sono qui per parlarvi di questo drama, bensì di un altro
che lo stesso non sono riuscita a classificare, ma che non posso nemmeno
considerare pessimo: sto parlando di Forest. Ho iniziato questo
drama con le più buone intenzioni, mi aveva catturato per la trama e mi ero
convinta del tutto quando mi ero accorta della presenza di Jo Bo-ah
all’interno del cast – della quale ho amato profondamente la presenza scenica
in Tale of the Nine-Tailed. Tuttavia in questo drama la protagonista è
completamente diversa, soffre di un disturbo di ansia legato a un trauma subito
che la porterà ad affrontare conseguenze sia nella sua vita privata che in
quella lavorativa. Il protagonista maschile, che viene interpretato da Park
Hae-jin, è un uomo d’affari molto potente, che a sua volta si ritroverà
ad affrontare un dolore fantasma e dei ricordi che sembrano spingere per
riportare a galla vecchie ferite e verità del passato.
L’incontro dei due è inusuale, ma tutto torna quando per puro caso si
ritrovano insieme nella foresta di Myrieong, un luogo che porta molti
fantasmi e poche persone capaci di raccontarne le storie. Ammetto che
all’inizio mi stava piacendo, lo trovavo carino, anche se a tratti risultava un
po’ lento e noioso. Non ho preteso molto, poiché sapevo già che il drama fosse
composto da 32 episodi da mezz’ora l’uno (qualcuno durava anche meno),
ma sotto certi versi mi sento di dire che hanno allungato il brodo e che
l’azione si è concentrata per lo più negli ultimi capitoli della serie. Con
questo non voglio dire che sia brutto, anzi, ci sono stati molti lati positivi,
come l’ironia dei personaggi che non è mai venuta a mancare e che mi ha tenuto
compagnia tra una puntata e l’altra, i personaggi secondari che ho amato e
odiato (solo alcuni); per non parlare poi del bacio epico
tra il main e la protagonista! Ragazzi, questo lo dovete vedere in assoluto, perché
è una bomba allo stomaco – posso garantirvi gli elefanti che fanno le capriole,
altro che farfalle!!! Ho apprezzato molto anche l’ambientazione in cui
sono state girate le scene e la fotografia, poiché vive di colori e di
fantastici paesaggi immersi nel verde.
Mi è piaciuto o non mi è piaciuto? Forse mi
è piaciuto per come sono stati trattati determinati argomenti, come l’ansia e
la paura di situazioni e scelte che nella vita possono risultare di ordinaria
amministrazione, che però non tutti riescono ad affrontare. A volte certi salti
nel vuoto non li facciamo per ciò che abbiamo passato, altre volte perché le
paure sono grandi e bisogna prima guardarle in faccia e affrontarle, poi forse
immergersi in qualcosa di nuovo. Ma niente è impossibile, dopotutto ognuno di
noi ha i suoi tempi di elaborazione.
Lo consiglierei? Probabilmente sì,
consiglierei questo K-drama a chi vuole farsi una passeggiata a Myrieong
insieme ai personaggi, a chi vuole riflettere e affrontare argomenti non poco
leggeri, ma ricchi di significato.
Qualcuno di voi invece l’ha visto? Se sì fatemelo
sapere!
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