Recensione "Forest"

 


Titolo: Forest
Anno: 2020
Genere: Romance drammatico
Canale: KBS
Cast: Park Hae Jin, Jo Bo Ah.
Episodi: 32 

Buongiorno a tutti.

Ormai penso abbiate capito che guardo molti K-drama, eppure tra questi ci sono alcuni che non sono mai riuscita a classificare. Una volta guardai My First First Love e mi pentì già all’inizio della seconda stagione: troppo lento, troppa brodaglia messa insieme, troppi momenti vuoti e che non avevano un senso e probabilmente un finale anche fin troppo affrettato. L’ho odiato? Non saprei dirvelo, ma non rientra nei drama che mi sono piaciuti, né lo consiglierei mai.

 

Oggi però, non sono qui per parlarvi di questo drama, bensì di un altro che lo stesso non sono riuscita a classificare, ma che non posso nemmeno considerare pessimo: sto parlando di Forest. Ho iniziato questo drama con le più buone intenzioni, mi aveva catturato per la trama e mi ero convinta del tutto quando mi ero accorta della presenza di Jo Bo-ah all’interno del cast – della quale ho amato profondamente la presenza scenica in Tale of the Nine-Tailed. Tuttavia in questo drama la protagonista è completamente diversa, soffre di un disturbo di ansia legato a un trauma subito che la porterà ad affrontare conseguenze sia nella sua vita privata che in quella lavorativa. Il protagonista maschile, che viene interpretato da Park Hae-jin, è un uomo d’affari molto potente, che a sua volta si ritroverà ad affrontare un dolore fantasma e dei ricordi che sembrano spingere per riportare a galla vecchie ferite e verità del passato.

 

L’incontro dei due è inusuale, ma tutto torna quando per puro caso si ritrovano insieme nella foresta di Myrieong, un luogo che porta molti fantasmi e poche persone capaci di raccontarne le storie. Ammetto che all’inizio mi stava piacendo, lo trovavo carino, anche se a tratti risultava un po’ lento e noioso. Non ho preteso molto, poiché sapevo già che il drama fosse composto da 32 episodi da mezz’ora l’uno (qualcuno durava anche meno), ma sotto certi versi mi sento di dire che hanno allungato il brodo e che l’azione si è concentrata per lo più negli ultimi capitoli della serie. Con questo non voglio dire che sia brutto, anzi, ci sono stati molti lati positivi, come l’ironia dei personaggi che non è mai venuta a mancare e che mi ha tenuto compagnia tra una puntata e l’altra, i personaggi secondari che ho amato e odiato (solo alcuni); per non parlare poi del bacio epico tra il main e la protagonista! Ragazzi, questo lo dovete vedere in assoluto, perché è una bomba allo stomaco – posso garantirvi gli elefanti che fanno le capriole, altro che farfalle!!! Ho apprezzato molto anche l’ambientazione in cui sono state girate le scene e la fotografia, poiché vive di colori e di fantastici paesaggi immersi nel verde.

 

Mi è piaciuto o non mi è piaciuto? Forse mi è piaciuto per come sono stati trattati determinati argomenti, come l’ansia e la paura di situazioni e scelte che nella vita possono risultare di ordinaria amministrazione, che però non tutti riescono ad affrontare. A volte certi salti nel vuoto non li facciamo per ciò che abbiamo passato, altre volte perché le paure sono grandi e bisogna prima guardarle in faccia e affrontarle, poi forse immergersi in qualcosa di nuovo. Ma niente è impossibile, dopotutto ognuno di noi ha i suoi tempi di elaborazione.

 

Lo consiglierei? Probabilmente sì, consiglierei questo K-drama a chi vuole farsi una passeggiata a Myrieong insieme ai personaggi, a chi vuole riflettere e affrontare argomenti non poco leggeri, ma ricchi di significato.

 

Qualcuno di voi invece l’ha visto? Se sì fatemelo sapere!

 

Vi mando un abbraccio!

Nabinseoul

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