Il mondo del K-pop e
dei drama coreani sta raggiungendo sempre più nazioni, attirando in egual modo
adulti e ragazzi, grazie al loro stile energico e alle loro incredibili storie
raccontate con passione e grande talento. Agli occhi delle altre nazioni tutto
appare sempre tanto sfavillante, adrenalinico e pieno di possibilità; così come
la Corea del Sud, ed in particolar modo Seoul, ha la capacità di mostrarsi come
una grande metropoli avanguardista e ricca di sogni da poter facilmente
realizzare. Ma dietro questo scintillio ci sono delle vere e proprie realtà
difficili e sacrifici estenuanti che, probabilmente nel mondo occidentale, sono
visti come massacranti e disumani.
Ma dopo il debutto
cominceranno altre difficoltà legate agli allenamenti, alle coreografie da
imparare in breve tempo, alle canzoni da registrare, alle estenuanti giornate
divise tra shooting promozionali, fan meeting, concerti di lunghe ore, e diete
estreme in cui spesso si ritrovano a mangiare patate dolci e una mela al
giorno. A tutto questo si aggiungono le regole ferree a cui i trainee e poi gli
idol, sono sottoposti. Durante il periodo da apprendisti, è vietato seriamente
l’utilizzo del cellulare, dei social, di bere alcol, di mangiare liberi pasti,
di avere tatuaggi, di intraprendere relazioni amorose, di essere coinvolti in
scandali e, l’agenzia decide di ogni aspetto della loro esistenza. Dopo il
debutto, e a fama raggiunta, l’agenzia può essere magnanima e concedere l’uso
del cellulare con account social strettamente controllati, di avere pasti un
po’ più corposi, di poter fare tatuaggi che comunque non ledano l’immagine
dell’artista, ed in alcuni casi di avere relazioni che non debbano ricondurre a
scandali inappropriati (pena a volte l’espulsione dal gruppo), e continua ad
essere vietato nella maggior parte dei casi, il consumo di alcol. Tutte queste
regole, ovviamente, non sono valide per tutte le etichette poiché molte
ritengono che gli idol di successo possano gestire i diversi aspetti della loro
vita senza interferenze esterne. E voi vi chiederete: perché allora vengono
imposti questi dettami? La risposta si traduce in una semplice frase che fa
riferimento alle cosiddette “convenzioni sociali coreane” ben diverse da quelle
occidentali, molto più libertine e più avvezze allo scandalo.
Ma ovviamente essere
idol, non ha solo aspetti negativi, al contrario, porta ad una fama
internazionale senza precedenti, con grandi ricompense emotive per tutti gli
artisti che vedono gli stadi riempirsi di gente per i loro concerti, o sold out
per i loro fan meeting, firmacopie e milioni di cd venduti. I fan a loro volta
si suddividono in fandom di diverso tipo, nominati in base al gruppo che si venera,
come ad esempio: il fandom degli EXO è noto come Exo-L, quello BTS come Army, le
BLACKPINK hanno il Blink, le RED VELVET il ReVeluv, gli ATEEZ un fandom noto
come Atiny, gli STRAY KIDS gli Stay, i Victon gli Alice, gli SHINee gli
Shawols, i MONSTA X i Monbebe, i GOT7 gli Ahgase e così via. In questi
fandom, impazzano le più scatenate tra le fan che seguono passo dopo passo ogni
movimento dei loro beniamini, dalle foto ravvicinate ai concerti o agli incontri,
agli autografi, alle discussioni sui cosiddetti bias (in sintesi i preferiti in
assoluto all’interno di un gruppo), alle reaction alle dirette che gli idol
fanno sui social, etc. In questi diversi gruppi di fan però, si nascondono
anche gli haters e gli anti-fan, persone che odiano un determinato gruppo a tal
punto da sfociare in atti di violenza contro gli stessi membri; e le fan più
aggressive e agguerrite che puntualmente scatenano guerre contro altri fandom o
contro gli stessi idol in caso dovessero avere amicizie femminili o relazioni.
E più e più volte, gli idol si ritrovano a rilasciare comunicati in cui
invitano i fandom a placare gli spiriti e a coesistere in maniera pacifica. Mio
piccolo consiglio: bisognerebbe apprezzare l’artista e la persona che si cela
dietro il personaggio pubblico, prima di fargli un processo di insulti. Ma
soprattutto siamo tutti esseri umani, idol compresi, capaci di amare, sorridere
e gioire, e di conseguenza non si dovrebbe fare pressione affinché i cantanti
coreani rimangano single a vita.
Per quanto riguarda gli
attori invece, la situazione forse è leggermente diversa e hanno meno
restrizioni rispetto agli idol che devono mettere in scena delle perfomance da
paura. L’attività degli attori e la loro bravura, viene valutata in base ai
drama di successo; alle pubblicità promozionali di diversi brand per cui fanno
da madrine e padrini prestando il loro volto; ai ruoli da first o second lead;
e in ultimo all’aspetto fisico che, il più delle volte, viene modificato grazie
ad interventi chirurgici volti a cambiarne i tratti e ad “occidentalizzarli”
(naso aquilino ed alto, labbra carnose, doppia palpebra, V line), da cui
nemmeno gli idol sono salvi. La dieta ferrea rimane uguale anche per i nostri
beniamini dello schermo, in particolar modo per le donne che devono apparire
come eteree e dalla pelle candida e senza difetti. Non a caso, come per le
idol, anche le attrici devono mantenere un peso forma standard che vada dai 40
ai 50 kg massimo, per non parlare del dover apparire costantemente “carine e
coccolose” ed esperte di Aegyo (atteggiamenti infantili che dovrebbero
suscitare nell’altro/ sesso opposto sentimenti di tenerezza e protezione).
Molte tra le attrici e le idol, ultimamente si sono ribellate a questa “moda”
per seguire il trend dell’indipendenza femminile e della donna in carriera,
tipico dell’occidente (basta guardare Kim Da-mi, attrice lead di Itaewon class;
o Hwasa delle Mamamoo). Per quanto riguarda la controparte maschile invece, non
tutti gli attori si confanno alle regole non scritte della società famosa
coreana, basti pensare a Lee Min-ho, famosissimo attore mai ritoccato; o a Park
Seo-joon, acqua e sapone; o a Lee Joon-gi, noto per il suo sguardo tagliente e
affilato, tipico coreano. La fama, e il fandom sono meno marcati rispetto ad un
idol, e nascono principalmente dai ruoli interpretati dagli attori all’interno
dei drama. Drama che possono variare di fama in base all’indice di gradimento
sia in patria che nel resto del mondo.
In conclusione, spero
di avervi chiarito un po’ le idee riguardo al mondo dell’intrattenimento
coreano, e se avete ulteriori domande, non esitate a contattarci e a chiedere!
Sarò lieta di tentare di rispondere a tutte le vostre curiosità.
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