Daebak fail: recensione "Lovestruck in the city"

 

Titolo: LOVESTRUCK IN THE CITY
Anno:2021
Genere: romantico 
Canale: Kakao TV- Netflix 
Cast: Ji Chang- Wook, Kim Ji-Won
Episodi: 17

Mini drama girato sotto forma di docu-drama, ovvero: i protagonisti si sottopongono a delle interviste, come se partecipassero ad un esperimento sociale legato alla sfera romantica. Tutto ruota intorno alla storia di Park Jae-won, un architetto che va in vacanza a Yangyang dove, incontra una ragazza apparentemente folle e spensierata di nome Yeon Seon-a. Qui, in questo angolo di mondo trascorrono dei giorni felici anche se fuori dalla normalità e si innamorano l’uno dell’altra. Peccato però che la magia finisca e Jae-won si ritrova a dover ritornare in anticipo a Seoul a causa del lavoro. E proprio nella grande metropoli il nostro architetto scoprirà tutti i segreti di Yeon Seon-a, il cui vero nome è Lee Eun-oh. Ad accompagnarli in questo docu-drama ci sono anche altre due coppie formate rispettivamente da Choi Kyung-joon e Suh Rin-yi e da Kang Geon e Oh Sun-young. Personalmente ho iniziato questo drama per i due attori protagonisti, sperando che nel caso di Ji Chang Wook gli avessero – finalmente – dato un ruolo degno della sua bravura. E invece niente, fail assoluto. La novità del docu-drama è assurdamente noiosa e le storie dei quattro protagonisti non hanno niente di interessante. Il personaggio di Ji Chang Wook passa dall’essere un uomo creativo a una figura senza spina dorsale, costantemente ossessionato dal trovare Yeon Seon-a per riportarla al suo fianco; mentre la sua controparte femminile ha un problema di personalità che vanno dalla forzata simpatia e spensieratezza al finto addoloramento. Le altre due coppie, non sono da meno a livello di fail: Geon e Sun-young sono rispettivamente uno scrittore mezzo fallito che non fa altro che fare da spalla alle sue amiche; e una professoressa di ginnastica con seri problemi di alcolismo e pazzia. Non manca poi la coppia civettuola formata da Kyung-joon e Rin-yi. Quest’ultima l’avrei volentieri eliminata dal drama visto che il suo personaggio manca di spessore e coerenza, presentandosi come una bambina infantile di 29 anni, il cui unico desiderio è vivere d’amore e di oggetti raccattati dalla spazzatura e poi rimessi a nuovo. Motivo? Stando a quello che dice nel drama, il suo scopo è quello di avere una vita libera da imposizioni e soldi. Ridicola! L’unica cosa che salvo sono le comparse di Choi Min-ho degli SHINee. Sono state una vera e propria manna dal cielo in un drama così senza senso.

Fonte immagine: google. 

VOTO:  2.









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